“La convocazione del tavolo regionale del latte è positiva. Serve però che tutti gli operatori della filiera facciano la loro parte per arrivare urgentemente a una soluzione condivisa che garantisca una corretta remunerazione agli allevatori e un’equa distribuzione di valore fra tutti gli attori della catena alimentare.
La grande distribuzione segna un aumento di prezzo del 3%, ma l’industria riconosce agli allevatori una remunerazione non in linea con quella di mercato, che non copre neanche i costi di produzione”.
Così si è espresso Paolo Maccazzola, presidente di Cia Centro Lombardia e allevatore milanese durante il tavolo latte convocato dall’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi, che ha anticipato quello ministeriale svoltosi oggi 30 settembre.
“Bisogna trovare il modo di far sedere a questo tavolo anche i referenti delle industrie di trasformazione e della grande distribuzione che, nonostante siano stati regolarmente invitati, non hanno partecipato”.
Maccazzola ha poi posto l’accento sulle problematiche legate alla nuova Pac. “Bisogna scongiurare il pericolo di una forte riduzione del premio accoppiato legato alla zootecnia”, ha sottolineato il presidente di Cia Alta Lombardia. “Per come è attualmente impostata la nuova Pac il titolo passerebbe dagli attuali 480/500 euro a soli 180/200 euro. È necessaria un’unità di intenti per evitare questa riduzione che causerebbe gravi danni al settore”.
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