L’ente Nazionale Risi ricorda sul proprio sito internet che, come di consueto, è stata inviata la richiesta di presentazione della denuncia di superficie alle caselle PEC di tutti i risicoltori.
“La mail che ogni risicoltore ha ricevuto nella casella PEC contiene un link sicuro che gli permetterà di compilare direttamente (senza la necessità di usare codici o password) la propria denuncia, anche usando lo smartphone o un tablet”, spiega l’Ente.
I risicoltori dovranno indicare, per ogni varietà seminata, se si tratta di riso che si intende assoggettare al sistema di tracciabilità varietale del riso “CLASSICO”, cliccando sul relativo pulsante oppure se si tratta di riso “In conversione ad agricoltura biologica” o di riso “Biologico”, cliccando sui rispettivi pulsanti.
La denuncia di superficie in formato cartaceo è stata invece allegata al “Il Risicoltore” del mese di maggio 2021.
L’Ente Risi ricorda di specificare la corretta indicazione della modalità di semina (in acqua, interrata, con pacciamatura), con la relativa superficie in quanto si tratta di un elemento fondamentale che consente di calcolare il rispetto del dosaggio minimo di semente certificata previsto dal Decreto Interministeriale dell’ 8 novembre 2018 per i risicoltori che intendano aderire al sistema di tracciabilità varietale del riso “CLASSICO”.
La denuncia di superficie dovrà essere compilata direttamente tramite il portale web dell’Ente Risi o scaricando il modulo dallo stesso sito per poi trasmetterlo all’Ente via mail o via fax entro il 20 luglio 2021.
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