Naspi, dal 2022 non spetta con l’incentivo all’esodo

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Scadrà il 31/12/2021 la possibilità, prevista dalla normativa covid, di riconoscere la Naspi al lavoratore anche in presenza di un accordo di incentivo alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Lo ha reso noto l’INPS con Circolare n. 180/2021 (https://bit.ly/3H93Y2v).

Come spiega Inac-Cia, sono stati chiariti anche alcuni aspetti per il divieto di licenziamento: il legislatore ha riconosciuto, in deroga alle norme comuni, la Naspi ai lavoratori che aderiscono ad un accordo collettivo aziendale (sono esclusi gli accordi individuali) stipulato dalle organizzazioni sindacali avente ad oggetto un incentivo finalizzato alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente. La novella è stata introdotta con l’obiettivo di bilanciare il divieto di licenziamento per motivi economici previsto dalla normativa Covid per tutti i datori di lavoro del settore privato (a prescindere o meno dalla fruizione della CIG COVID-19). La durata del beneficio è limitata alla vigenza delle disposizioni che impongono il divieto dei licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo. Tale divieto è rimasto in vigore sino al 30 giugno 2021 per tutte le aziende ed è stato prorogato oltre solo per alcuni settori.

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