“La legge di bilancio ha accolto molti nostri emendamenti. Siamo sulla strada giusta anche se c’è ancora molto da fare”. Questo il commento del Presidente di Cia Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, alla manovra di bilancio, approvata a fine anno dal Parlamento. Manovra a cui è arrivato un generale apprezzamento anche se manca la misura specifica richiesta dall’associazione per incentivare il rinnovo del parco macchine agricole che rappresenta una delle priorità per la competitività del settore.
“Intanto è fondamentale dal punto di vista strategico aver collegato l’agricoltura al sistema di trasformazione con l’estensione delle misure per l’Industria 4.0 che ci consentono di allineare il settore al processo di ammodernamento tecnologico. Sul rinnovo del parco macchine” ha sottolineato Scanavino in un’intervista al Sole 24 Ore, “incassiamo, anche se con risorse insufficienti, il fondo per l’innovazione da 5 milioni, che può rappresentare un primo passo per aprire la strada alla misura. È un segnale favorevole che ora va sviluppato. L’indice di sostituzione del nostro parco macchine non arriva a 20mila trattori l’anno. Un rinnovo più radicale porterebbe vantaggi anche sal punto di vista ambientale: un trattore di ultima generazione emette l’80% in meno di polveri sottili rispetto a un modello degli anni 90”.
Una strada possibile per il rafforzamento della misura passa anche da Bruxelles, dove il paradigma ambientale sarà alla base della riforma della Politica agricola comune (Pac)
“La riforma della Pac è un’occasione” ha spiegato Scanavino, “visto che la scelta di investire su nuovi presidi eco-ambientali sembra essere l’unica strada, oltre che per salvare il pianeta, per rilanciare l’economia. Ma la svolta verde ma va fatta come si deve. Il green new deal deve basarsi sul lavoro quotidiano degli agricoltori”.
Tornando al testo della manovra, diverse sono le agevolazioni di interesse agricolo in essa contenute.
– Ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali, con età inferiore a quarant’anni, con riferimento alle nuove iscrizioni nella previdenza agricola effettuate nel corso del 2020 per un periodo massimo di 24 mesi, è riconosciuto l’esonero dal versamento totale dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.
– Gli investimenti in beni strumentali effettuati dal 1° gennaio 2020 saranno agevolati con un credito d’imposta (e non più con il super ammortamento).
Il nuovo credito di imposta viene riconosciuto per gli investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica e altre attività innovative. In particolare, per le attività di innovazione tecnologica finalizzata a prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati il bonus è pari al:
- 6% delle relative spese ammissibili, assunte al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute per le stesse, nel limite massimo di 1,5 milioni di euro, ragguagliato ad anno in caso di periodo d’imposta di durata inferiore o superiore a 12 mesi;
- 10% delle relative spese ammissibili, fermo restando il limite massimo annuale di 1,5 milioni di euro, per le attività di innovazione tecnologica destinate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
– È poi prevista la concessione di mutui a tasso zero in favore di iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Tali mutui sono concessi nel limite di 300.000 euro, della durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento.
– Nel contempo al fine di favorire l’efficienza economica, la redditività e la sostenibilità del settore agricolo e di incentivare l’adozione e la diffusione di sistemi di gestione avanzata attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative, è prevista la concessione alle imprese agricole di un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile e mutui agevolati di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile per il finanziamento di iniziative finalizzate allo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie blockchain.
– La Manovra prevede poi un anno di proroga per l’esenzione Irpef relativa ai redditi dominicali ed agrari dei terreni. La norma di riferimento, ossia la legge 232/2016, articolo 1, comma 44, stabilisce che per gli anni dal 2017 al 2019 i redditi dominicale ed agrario non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali (Iap) al Dlgs 99/2004.
– Altre agevolazioni fiscali previste dalla legge di Bilancio riguardano:
- riduzione della base imponibile, con un limite del 5%, per le attività dirette alla commercializzazione di piante vive e prodotti della floricoltura tra imprenditori agricoli florovivaistici;
- incremento del 20% della quota di ammortamento deducibile dalle imposte sui redditi, a fronte di spese sostenute per investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali.
in pratica quant’e’ il contributo per l’acquisto di un trattore? e di un trattore con autoguida satellitare?