Ogni anno, dal 1970, l’Inac-Istituto nazionale assistenza cittadini promosso dalla Cia-Agricoltori Italiani, assiste circa un milione di cittadini su welfare e pensioni. Oltre 600 uffici e 1000 addetti creano la rete capillare che Inac-Cia stende su tutto il territorio nazionale. Celebrato a Roma, presso l’Angelicum Università Pontificia San Tommaso d’Aquino, il cinquantennale di attività alla presenza, tra gli altri, di Pasquale Tridico presidente dell’Inps, del presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino, del presidente di Inac, Antonio Barile e del Dg di Inac Laura Ravagnan.
“Questo 2021 segna il 51 anno di lavoro -ha spiegato il presidente Inac Antonio Barile-. La pandemia ci ha obbligato a far slittare l’evento che volevamo svolgere in presenza, per ringraziare tutti gli operatori che hanno reso possibile la nostra storia di successo. Proprio in questi ultimi due anni, drammatici per il tessuto sociale del Paese, la nostra attività di patronato -ha proseguito Barile- ha rappresentato per milioni d’italiani un’ancora di salvataggio, consentendo loro di accedere a quelle misure di sostegno economico, varate dallo Stato. I nostri uffici hanno presentato oltre 700.000 pratiche, un record.
La nostra attività quotidiana tra le persone e per le persone non si esaurisce -ha concluso Barile- istruendo pratiche e dando consulenza, ma ascoltando i reali bisogni delle persone. Siamo per questo interlocutori credibili per fare proposte e portare istanze alla politica e alle Istituzioni, in materie complesse come quelle previdenziali e assistenziali”.
Anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella hanno voluto, attraverso messaggi scritti, complimentarsi con Inac per il traguardo raggiunto, augurando una proficua prosecuzione dell’attività.
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