Pavia, 6 ott. – La giornata di Festa di Donne in Campo, tenutasi a Pavia presso l’Orto Botanico, è servita per riflettere su quanto la tutela della biodiversità e l’agricoltura siano strettamente connesse. Non solo, il ruolo delle donne, vocate alle mansioni di cura in ambito famigliare, e quello delle giovani generazioni, entrambi come custodi dell’ambiente, è stato messo in luce dal programma della giornata.
“Fondamentale il coinvolgimento dei bambini, 65 alunni della primaria De Amici – IC Scopoli di Pavia, che hanno risposto con entusiasmo alla visita dell’Orto Botanico e della Banca del Germoplasma. Il nostro obiettivo come Donne in Campo” afferma la presidente regionale lombarda Morena Torelli “è soprattutto coinvolgere le nuove generazioni e mostrare loro i nostri valori”.
Emanuela Ceruti, Presidente Donne in Campo Piemonte, ha messo in luce il ruolo delle imprenditrici agricole nella custodia del territorio e nel presidio delle aree marginali. “All’interno della mia azienda di allevamento abbiamo cercato di sviluppare i vari aspetti della multifunzionalità agricola: tutela dell’ambiente, inclusione sociale, la possibilità di presidiare anche i territori più marginali che, altrimenti, sarebbero abbandonati. Molte donne hanno intrapreso questa strada per amore della loro terra”.
I presidenti di Cia Lombardia, Paolo Maccazzola, e di Cia Piemonte, Gabriele Carenini, hanno confermato l’approccio vincente delle donne nella declinazione della multifunzionalità agricola a tutela dell’ambiente.
Gioia Gibelli, Presidente di Casa dell’Agricoltura, ha ribadito il ruolo fondamentale dell’agricoltura nella costruzione del paesaggio rurale e nella tutela della biodiversità”La sensibilità femminile è straordinaria e consente alle imprenditrici agricole di adattarsi all’ambiente valorizzandone le caratteristiche”.
L’intervento di Beti Piotto, autrice del libro “In un seme” e studiosa dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, ha infine trattato la biodiversità in tutti suoi aspetti riprendendo il concetto di adattamento “Oltre il 50% del PIL mondiale dipende, direttamente o indirettamente, dalla biodiversità. Oltre a questa implicazione economica, ci sono numerosi altri motivi per tutelarla, come: sicurezza alimentare, qualità della vita, protezione di risorse e materie prime. Biodiversità è poi espressione del concetto di “adattabilità”. Da qui l’idea di una pubblicazione che, partendo dai semi, raccontasse la straordinaria capacità di adattamento delle piante“.
Il Dott. Ardenghi, curatore dell’Orto Botanico per l’Università di Pavia, ha illustrato la sua storia, legata a stretto filo quella dell’agricoltura italiana, mentre il Prof. Graziano Rossi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, ha illustrato le attività di ricerca e tutela delle antiche cultivar, che esprimono la storia e l’identità del territorio, di cui l’agricoltura lombarda è ricca.
Paola Fugagnoli, Direttore di Cia Pavia, tra i promotori della giornata di festa e di studio, ha ringraziato Università di Pavia e l’Orto Botanico per l’ospitalità e la preziosa collaborazione: “Sono realtà che rappresentano un indubbio valore aggiunto per la città e la provincia di Pavia, per lavorare su ambiente, agricoltura e promozione del comparto agroalimentare. Basta citare, ad esempio, il prestigioso master Food & Sustainability, avviato proprio quest’anno dall’ateneo pavese.”
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