Milano, 1 nov. – A seguito della decisione di Regione Lombardia, che nella pubblicazione del Bollettino Nitrati del 31 ottobre ha posto il divieto di spandimento degli effluenti zootecnici per i seguenti quattro giorni, non sfruttando quindi il meteo più che favorevole dopo più di un mese di piogge, Cia Agricoltori Italiani Lombardia si dichiara totalmente in disaccordo questa scelta e lo considera un grave danno fatto all’attività agricole.
“Il danno che viene fatto agli agricoltori con questo divieto inserito nel Bollettino Nitrati pubblicato ieri è grandissimo: l’agricoltura è l’attività che maggiormente si lega alle condizioni atmosferiche, sarebbe stato utilissimo sfruttare questi giorni di bel tempo che non sappiamo ovviamente per quanto durerà.” Spiega Paolo Maccazzola, Presidente di Cia Lombardia.
La regolamentazione sullo spandimento invernale degli effluenti è infatti chiara: 90 giorni di divieto di spandimento tra il 1° novembre e la fine di febbraio, 60 giorni continuativi tra il 1° dicembre e il 31 gennaio e i restanti 30 giorni definiti da Regione Lombardia tramite il consueto Bollettino Nitrati in funzione dell’andamento meteorologico.
“C’erano tutte le condizioni per svolgere l’attività, una condizione perfetta da sfruttare appieno.” – prosegue Maccazzola – “Un’occasione persa per noi e anche per Regione Lombardia, che in questo modo ci penalizza proprio in un momento in cui l’agricoltura, specialmente in Lombardia, necessita di avere tutto il sostegno possibile dopo i danni provocati dalla Peste Suina, il virus Blue Tongue e il maltempo.”
Il divieto di spandimenti in questi giorni propizi riduce inoltre i tempi, sempre strettissimi, per preparare i terreni in funzione delle semine dei i cereali autunno-vernini come frumento, orzo e foraggi per l’alimentazione zootecnica, rischiando perciò di mettere in crisi la produzione necessaria a soddisfare le esigenze.
La mancanza di spandimenti degli effluenti è oltretutto un passo indietro in tema di sostenibilità: l’alternativa al loro utilizzo sono i prodotti chimici, a cui nessuno, a partire dagli agricoltori, vorrebbe ovviamente fare ricorso.
A seguito di questa decisione, Cia Lombardia propone a Regione di inserire all’interno del Tavolo nitrati anche tecnici o agricoltori delle organizzazioni sindacali per dare un ulteriore apporto, non solo di tipo agronomico, ma anche per la valutazione di altre scelte in ambito agricolo.
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