Le intense piogge di questi mesi oltre a creare disagi e danni nelle campagne per le esondazioni dei torrenti e dei fiumi stanno ostacolando parecchie operazioni colturali programmate per questa stagione.
È quanto afferma Cia-Agricoltori Italiani Pavia spiegano che, per quanto riguarda le azioni previste nelle domande PRRV campagne 2017/2018 e 2018/2019, l’impossibilità di eseguire gli interventi di estirpo e di scasso comporterà un sicuro ritardo nel completamento dell’impianto e la certa impossibilità a rispettare il collaudo previsto per il prossimo mese di aprile.
Ancora più problematica la situazione per le aziende che hanno aderito al PRRV 2019/2020, dove è probabile si verifichino parecchie rinunce.
Di questo e del fatto che anche qualora si potesse intervenire nei prossimi giorni le operazioni colturali potrebbero essere causa di frane e smottamenti, il Presidente Cia Pavia Davide Calvi ha interessato l’Assessore Rolfi chiedendo espressamente la convocazione del tavolo vitivinicolo.
Una lettera è stata inviata anche all’UTR di Pavia per evidenziare, oltre alle già citate criticità del settore vitivinicolo, l’impossibilità di rispettare gli impegni previsti dalla misura 10 “cover crops”.
Il ritardo nella raccolta del riso (ad oggi si stima che in provincia ci sia ancora il 4% della superficie risicola da trebbiare e una notevole estensione di soia e di sorgo di fatto compromesso causa la presenza di granella pregerminata), unito a piogge senza tregua, ha impedito la semina delle leguminose da sovescio e fortemente compromesso quella dei cereali autunno-vernini.
All’Ufficio Territoriale Regionale la Cia di Pavia chiede la disponibilità a convocare un tavolo con le associazioni agricole per fare il punto sulla grave situazione e verificare la possibilità di attivare provvedimenti in deroga che permettano di considerare il mancato rispetto degli impegni assunti dagli imprenditori agricoli della provincia come determinati da “causa di forza maggiore”.
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