A decorrere dal 1° gennaio 2020 i soggetti che effettuano operazioni di “commercio al minuto e attività assimilate” (ex-art. 22 DR 633/72), per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura (se non richiesta dal cliente), devono certificare i corrispettivi incassati tramite memorizzazione e trasmissione telematica degli stessi all’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda il settore agricolo, tra i soggetti obbligati rientrano coloro che attualmente emettono ricevute fiscali, ovvero agriturismi e soggetti che effettuano vendite a privati consumatori.
Anche
per essi, quindi, dal 2020 scontrini e ricevute verranno sostituiti
da un documento commerciale, che potrà essere emesso utilizzando un
registratore telematico (RT) appositamente programmato.
Questo
obbligo è già scattato per chi, nel 2018 ha realizzato un volume
d’affari superiore a 400.000 euro. Per gli altri operatori
economici decorrerà a partire dal 1° gennaio 2020.
Per adempiere alla prescrizione di invio e memorizzazione dello scontrino elettronico sono disposizione due strumenti:
– il registratore telematico che consente di memorizzare i dati dei corrispettivi ed emettere il documento commerciale anche in assenza di connessione ad internet. Poi al momento della connessione, solitamente in fase di chiusura di cassa, il sistema effettua la trasmissione al Fisco. Chi si doterà di registratore telematico invierà quotidianamente i dati delle operazioni del giorno. In caso di problemi, ad esempio in caso di mancanza di connessione internet, si avranno 12 giorni di tempo per effettuare l’invio riconnettendo l’RT alla rete internet o copiando il file dei corrispettivi (sigillato dall’RT) su una memoria esterna (es. chiavetta USB) e utilizzando l’apposita funzionalità di upload di tale file presente nel portale Fatture e Corrispettivi;
– la procedura web “documento commerciale online”, consente di evitare la spesa del registratore telematico, ma richiede la presenza di una connessione ad internet sempre attiva nel momento dell’effettuazione dell’operazione. Per utilizzare il servizio, è necessario accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate con proprie credenziali (SPID, Entratel/Fisconline, Carta Nazionale dei Servizi), visitare la sezione “Fatture e corrispettivi” e inserire tutti i dati dell’operazione (prodotto, quantità, prezzo unitario, aliquota IVA e l’importo pagato). È possibile inserire anche eventuali sconti o corrispettivi non riscossi e creare una rubrica prodotti e servizi. La procedura permette anche di creare scontrini elettronici senza indicazione del prezzo pagato (scontrino regalo).
Per l’acquisto del registratore telematico o per l’adattamento del vecchio registratore di cassa, solo per anni 2019 e 2020, è stato previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta. In particolare, il credito d’imposta spetta nella misura complessivamente pari, per ogni strumento, al 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento. Il credito può essere utilizzato in compensazione a decorrere dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’acquisto o all’adattamento ed è stato pagato, con modalità tracciabile, il relativo corrispettivo.
In
caso di mancata, incompleta o non veritiera memorizzazione e
trasmissione dei corrispettivi si applicheranno le sanzioni previste
dal decreto legislativo n. 471/1997 (articolo 6, comma 3, e articolo
12, comma 2) pari al 100% dell’imposta relativa all’importo non
correttamente documentato con un minimo di 500 euro.
Nei casi più gravi di
recidiva (quando nel corso di un quinquennio vengono contestate
quattro distinte violazioni, compiute in giorni diversi) è prevista
una sanzione accessoria della sospensione della licenza o
dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività, ovvero
dell’esercizio dell’attività stessa.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrare è disponibile una guida completa sull’invio e memorizzazione degli scontrini elettronici 2020 consultabile al link:
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