Il Caseificio Sociale della Valle Camonica e del Sebino è una realtà strategica che va aiutata. È doveroso che la politica sostenga questa realtà con un piano strutturale e a lungo termine che possa garantirne il futuro e la realizzazione degli investimenti di cui necessita.
Cissva d’altronde è una struttura fondamentale per una cinquantina di allevatori del territorio e per una trentina di aziende camune che conferiscono il loro latte, ma anche importante per la significativa quota di indotto che crea.
È quanto dichiarato da Cia Est Lombardia, a sostegno di Cissva e del suo presidente Giancarlo Panteghini, che nei giorni scorsi ha un appello alle istituzioni affinchè diano ascolto alle istanze del caseificio.
Il Caseificio sociale di Valle Camonica sta affrontando un periodo di grandi investimenti necessari per il suo mantenimento e il suo sviluppo.
Servono nuovi spazi per accogliere i 160mila litri di latte in prodotti lattiero caseari di qualità, oltre che nuove celle per la stagionatura dei formaggi e magazzini per la merce. Senza un intervento pubblico di sostegno consistente questo non è possibile. Gli agricoltori da soli non possono farcela.
Occorre un intervento che compensi l’alienazione delle quote Cissva avvenuta per un obbligo di legge lo scorso anno da parte della Comunità Montana del Bim Valle Camonica e che di fatto ha messo in difficoltà il caseificio in un periodo di spese necessarie per la continuità aziendale.
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