Un messaggio chiaro al Parlamento Ue perché si impegni a sfruttare al meglio questi ultimi mesi di legislatura per portare avanti la discussione sulla nuova Pac, migliorando le proposte e correggendo le criticità, evitando così al nuovo governo comunitario che uscirà dalle elezioni di maggio di dover ricominciare da capo. Questo, in sintesi, il messaggio contenuto nella lettera che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, ha inviato al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e a tutti gli europarlamentari italiani. “A nostro avviso l’impianto normativo, seppur migliorabile in più punti, può essere considerato positivo nel suo insieme”, scrive Scanavino. “Le proposte riconoscono l’importanza e la multifunzionalità dell’agricoltura, tentano di coniugare la competitività economica con la sostenibilità ambientale, introducendo margini di flessibilità, e assegnano un ruolo decisivo all’innovazione. L’attuale Politica agricola comune (2014-2020) evidenzia forti criticità, per la sua rigidità e per la complessità amministrati”. In particolare, secondo il presidente Cia, “far ripartire dall’inizio la discussione e il dibattito sulla riforma potrebbe favorire la diffusione di atteggiamenti e sentimenti contrari a tale politica, con il rischio che si sottovaluti il ruolo dell’agricoltura e l’importanza della Pac, quale elemento di coesione dell’Ue”. Per questi motivi, conclude la lettera, “chiediamo ai rappresentanti del Parlamento europeo un forte impegno per migliorare le proposte legislative, ma anche di operare con la massima tempestività per giungere in questa legislazione ad atti concreti, che possano almeno rappresentare una solida base per il lavoro del prossimo Parlamento e della prossima Commissione, senza dover ripartire da zero” empestivit�
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