Il ruolo della rappresentanza è stato il tema centrale del premio “La Zucca d’oro”, tenutosi a Mantova il 4 dicembre presso il centro Congressi MAMU alla presenza di un folto pubblico.
ll riconoscimento che Cia-Donne in Campo Lombardia dedica alla donne impegnate nei diversi settori della società che hanno portato un contributo alla valorizzazione dell’agricoltura, giunto alla 20esima edizione, è andato quest’anno a Mara Longhin (nella foto), imprenditrice agricola, già presidente nazionale dell’associazione Donne in Campo.
L’iniziativa si è aperta con i saluti di Annik Mollard, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio e del Presidente Cia Est Lombardia Luigi Panarelli.
La relatrice Paola Ortensi, ideatrice e prima Presidente Nazionale di Donne in Campo, ha ricordato come dal confronto tra un gruppo di agricoltrici e alcune donne mantovane impegnate in agricoltura sia nata l’idea di istituire questo premio, che ha portato a stabilire contatti e sinergie con diversi settori della società, necessari per la valorizzazione dell’agricoltura.
Ripercorrendo le precedenti 19 edizioni del premio, Morena Torelli, responsabile di Donne in Campo Est Lombardia, ha ricordato tutte le premiate: scrittrici e giornaliste, artiste, ricercatrici e docenti universitarie, dirigenti sindacali e donne impegnate nelle istituzioni e nelle organizzazioni non governative, tecnici, ma anche agricoltrici di altre zone d’Italia.
La Presidente Regionale Renata Lovati ha sottolineato come il gruppo delle agricoltrici mantovane di Donne in Campo, nato prima della stessa costituzione dell’associazione, è stato fondamentale per la sua crescita e per gli stimoli che ha dato e continua a dare. Il confronto e l’apertura alla società, continuano ad essere temi determinanti per l’associazione. Lo dimostra anche il rapporto costante con il mondo della ricerca e dell’università, concretizzatosi con alcuni eventi come il convegno alla facoltà di agraria del 2007 nell’ambito del “ Baratto dei saperi” e il convegno dei giorni scorsi in collaborazione con Casa dell’Agricoltura e Università Bicocca “L’impronta femminile in agricoltura” .
Il premio Zucca d’Oro quest’anno è stato conferito a Mara Longhin, imprenditrice veneta, che è stata Presidente di Donne in Campo Nazionale per 10 anni. Le principali motivazioni, esposte da Valeria Reggiani, sono state proprio quelle legate al suo impegno per la rappresentanza delle donne nel mondo agricolo, per la valorizzazione del loro ruolo, anche nell’ambito della Confederazione Italiana Agricoltori. Mara ha infatti sottolineato che circa il 50% degli associati sono donne e grande è stato il suo impegno per far sì che in tutti gli organismi fosse riconosciuta alle donne una rappresentanza del 30%.
Il premio è stato consegnato da Lorena Miele, vicepresidente regionale della Cia che ha evidenziato il ruolo fondamentale delle associazioni e di Donne in Campo nel sistema confederale.
Due attestati di ringraziamento per l’impegno profuso negli anni, sono stati consegnati anche a Paola Ortensi e Chiara Nicolosi, che ha ricordato come la Zucca d’oro abbia anticipato, nel corso degli anni, moltissimi temi fondamentali per l’agricoltura: dalla biodiversità ai nuovi metodi di formazione, dal rapporto con la scuola alla salvaguardia dei suoli agricoli e alla loro fertilità nelle aree rurali.
Anna Maria Dini, coordinatrice Donne in Campo Toscana, ha spiegato quanto sia difficile ancora oggi per le donne fare rappresentanza, esortando però ad essere determinate e propositive.
Ha concluso i lavori Pina Terenzi, Presidente Nazionale di Donne in Campo, che ha evidenziato il contributo determinante e originale che Donne in Campo fornisce sui diversi modelli di sviluppo dell’agricoltura nella Confederazione e per la crescita della rappresentanza delle donne e dell’agricoltura nella società.
L’iniziativa, che ha visto la partecipazione delle tre presidenti nazionali di Donne in Campo, che si sono alternate dalla sua costituzione per testimoniarne il cammino, non privo di ostacoli, ma vivo e appassionante dell’associazione, si è concluso in modo festoso con la degustazione dei prodotti delle agricoltrici.
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