Domenica 28 maggio si è tenuta la 7^ Festa Interregionale ANP-CIA, dove oltre 500 anziani provenienti da tutte le regioni del Nord Italia sono arrivati a Forte Marghera (Mestre-Venezia) per partecipare agli incontri con i rappresentanti di ANP CIA delle Regioni del Nord e con realtà ecclesiastiche a associazionistiche da sempre impegnate in attività di sostegno agli anziani.
Durante la Festa sono intervenuti Cristiano Fini – Presidente CIA Agricoltori Italiani, Giovanna Gazzetta – presidente ANP CIA Veneto, Manuala Lanzarin – Assessore Sanità Servizi sociali Regione del Veneto, il presidente nazionale di ANP CIA Alessandro Del Carlo, il presidente regionale Lombardia di ANP CIA Giulio Mancino, i presidenti regionali ANP CIA di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Piemonte, Gianmichele Passarini – presidente CIA Veneto, Mons. Vincenzo Paglia – Presidente Pontificia Accademia per la vita e Anna Lisa Mandorino – segretaria generale Cittadinanzattiva.
“Una giornata costruttiva per affermare l’importanza della realtà ANP che è fondamentale per il nostro contesto agricolo sociale. Le battaglie che portano avanti per affermare i loro diritti hanno come base la dignità di chi ha lavorato una vita e oggi si vede poco considerato e quasi come un peso. Inoltre sono battaglie senza età in quanto gli sforzi che oggi fanno saranno certamente utili per le future generazioni.” ha dichiarato Salvatore Feletti, presidente CIA Agricoltori Italiani Treviso.
Giovanna Gazzetta, Presidente ANP CIA Veneto, nella sua relazione di apertura, ha toccato diversi temi fondamentali e ribadito l’importanza di promuovere un approccio culturale differente verso gli anziani.
“Questo incontro serve per parlare dei problemi degli anziani cioè dei nostri problemi, delle nostre aspettative, delle nostre emozioni, ecco perché abbiamo scelto il titolo ANZIANO? SI GRAZIE! “Esperienza e valore delle persone anziane nella società di oggi e di domani”. Bisogna riflettere molto sulla figura dell’anziano, non possiamo pensare che gli anziani siano un peso per la società ma un tesoro, una risorsa.” ha esordito così la presidente Gazzetta, che ha poi citato alcune frasi di una “lettera agli anziani” di Papa Giovanni Paolo II nel suo pontificato, in cui affermava “che gli anziani aiutano a guardare alle vicende terrene con più saggezza, perché le vicissitudini li hanno resi esperti e maturi. Essi sono custodi della memoria collettiva, e perciò interpreti privilegiati di quell’insieme di ideali e di valori comuni che reggono e guidano la convivenza sociale “.
Per Giovanna Gazzetta “escludere gli anziani è come rifiutare il passato, in cui affondano le radici del presente in nome di una modernità senza memoria”. Secondo la presidente di ANP CIA Veneto, la festa organizzata dalle regioni del nord ha avuto lo scopo di dire ad alta voce che “NOI CI CREDIAMO” e per portare a conoscenza di tutti i cittadini riflessioni e proposte da presentare al Governo Nazionale, alle Regioni e alle Istituzioni locali.
Nella recente “Legge-delega sulle politiche in favore delle persone anziane” sono previste misure a favore dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale, ma al momento non sono previste risorse aggiuntive. Allo stesso modo è molto apprezzatala stessa Legge, che è la prima legge nazionale sulla non autosufficienza, nella parte che riguarda la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Si attende inoltre che i decreti delegati, che devono vedere la luce entro gennaio 2024, siano chiari, scongiurando la mancata applicazione per via delle risorse disponibili, cosa che purtroppo altre volte è successa.
“Voglio ripetere quello che i nostri associati pensano, ovvero che il Sistema Sanitario Nazionale debba essere di carattere pubblico e universalistico, che curarsi è un diritto, e ogni cittadino deve avere la possibilità di accedere ai servizi sanitari e socio-sanitari nei tempi previsti nelle prescrizioni mediche, senza essere costretto a rivolgersi al privato. Ci sono province dove mancano i medici di famiglia, dove andrà a finire la prevenzione?” ha proseguito la presidente.
“Serve una sanità nel territorio attenta alle esigenze dell’anziano e alle persone fragili, siamo preoccupati riguardo alla medicina territoriale che è ridotta allo stremo dopo anni di politiche sanitarie che hanno accorpato in grandi centri ospedalieri ogni presidio di cura lasciando scoperti i territori. Dobbiamo ridisegnare il futuro per la cura delle persone anziane, dall’assistenza domiciliare alla rete delle cure palliative, con il supporto dell’infermiere di Comunità e del Geriatra.”
A tal proposito, la Missione 6 salute del (PNRR) ha l’obiettivo di garantire equità di accesso alle cure, e di rafforzare la prevenzione e i servizi sul territorio con la presenza delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità. Ma il piano finanzia gli investimenti delle strutture e solo in piccola parte le spese di gestione relative al personale, mentre si sa bene che per far funzionare i nuovi servizi sanitari di prossimità ci sarà bisogno di assumere il personale sanitario e finanziare i suoi costi, e quindi dovranno intervenire le Regioni.
Spiega Giovanna Gazzetta: “Si rischia che gli investimenti non diano i risultati attesi e che le disuguaglianze tra le persone, nell’accesso ai servizi, aumentino ancora di più e le nuove strutture rimangono cattedrali nel deserto e non utilizzate. Per quanto riguarda i servizi le aree interne e rurali continuano a essere motivo di grande preoccupazione per tutte le Associazioni Pensionati in particolare a quelle agricole. C’è un’Italia di serie “B”, come indicano gli ultimi dati dell’Istat, con ben 3.834 Comuni, il 48,5% del totale, lontani da servizi essenziali, ospedali, scuole e ferrovie, spesso privi di farmacia rurale, uffici postali, spesso anche senza negozi alimentari ecc., con un numero di anziani residenti che è il doppio dei giovani.”
Cittadinanzattiva parla di “desertificazione sanitaria”, vanno perciò i ringraziamenti ad Annalisa Mandorino, Segretaria generale, sempre a fianco della CIA e dell’ANP sul tema del rilancio dei territori. Si è capito da molto tempo che contro lo spopolamento e per la tenuta sociale delle comunità rurali c’è bisogno di garantire i servizi sul territorio: lavorare per il mantenimento e l’ammodernamento delle infrastrutture, cioè le reti, sia fisiche sia digitali, curare la viabilità interna nei piccoli centri e garantire a tutti l’accesso ad Internet. Se mancano i servizi soprattutto nelle aree collinari e di montagna si spopolano le aree più vulnerabili del nostro Paese con conseguenti disastri ambientali.
“Di questi problemi dobbiamo farci carico. Viste le difficoltà di assicurare i servizi a tutti i cittadini, il CUPLA del Veneto, che è il Comitato di rappresentanza delle 8 associazioni dei pensionati del lavoro autonomo, ha inviato una lettera al Governatore Zaia e all’assessore Lanzarin. Non avendo avuto risposta, in questi giorni abbiamo deciso di lanciare sul tema della sanità una petizione popolare di raccolta firme.” Ha aggiunto la presidente, che ha colto l’occasione per salutare e ringraziare della presenza il Coordinatore del Cupla Zordanazzo e alcuni componenti del Comitato.
“Noi siamo fiduciosi. Anche alla luce dei preziosi contenuti della Carta dei Diritti delle Persone Anziane e dei Doveri della Comunità, che ha visto la luce, grazie alla determinazione di Monsignor Paglia. Continueremo a lavorare nell’ANP, ma anche assieme al CUPLA, e, a seguito della forte intesa siglata, anche assieme alle Associazioni dei pensionati del Lavoro dipendente, rivolgendoci alle istituzioni nazionali e locali, in particolare i Sindaci, affinché i bisogni delle persone e delle comunità locali possano trovare una risposta.” ha continuato la presidente.
“Lasciatemi dire: è sempre stato detto che l’anziano è una risorsa e non un peso. Purtroppo la società in cui viviamo è talvolta insensibile ai bisogni di chi ha lavorato una vita e con grandi sacrifici ha profuso impegno, lavoro e coraggio per lo sviluppo del nostro Paese, portando l’Italia tra le principali potenze economiche. Parlo degli anziani di oggi perché ascoltare e beneficiare dell’esperienza degli anziani è una preziosa occasione di crescita. Bisogna crederci davvero, mettere tutto l’impegno che possiamo, e insieme ce la faremo!” ha concluso la presidente di ANP CIA Veneto.
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