L’intervento del nuovo presidente nazionale Fini all’Assemblea del Consorzio Tutela. Prima uscita pubblica dalla proclamazione
Brescia, 24 mag – “Perché il cibo Made in Italy sia sempre più competitivo sui mercati e l’agricoltura nazionale il settore guida per la transizione green del nostro Paese è importante guardare a filiere virtuose come quella del Grana Padano, uno dei principali prodotti lattiero-caseari a marchio Dop, in grado di trainare l’interno agroalimentare italiano di qualità e di rappresentare la vera forza dell’export Ue di formaggi”. Così il nuovo presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, nella sua prima uscita pubblica, oggi a Brescia, per l’Assemblea del Consorzio Tutela Grana Padano Dop.
“Sono onorato di partecipare a una giornata così importante -ha aggiunto Fini portando il suo saluto all’incontro dedicato alla pianificazione produttiva del Consorzio-. Dopo due anni di pandemia, è al settore lattiero-caseario che dobbiamo, infatti, il trend positivo dell’export agroalimentare. E’ al Grana Padano Dop che va riconosciuta una capacità di tenuta della crisi senza eguali, avendo recuperato dal 2021 le vendite fuori casa e anche all’estero”.
Poi, da parte del presidente nazionale di Cia, il richiamo anche alla sfida green. “Nelle filiere controllate è indispensabile il ruolo dei Consorzi di Tutela. Rappresentano un patrimonio strategico per affrontare in maniera efficace la transizione ecologica e l’innovazione dei processi. Possono contribuire al raggiungimento di obiettivi sfidanti per la sostenibilità con ricaduta immediata sulle imprese del settore sia in termini di risparmio energetico che di diminuzione dell’impatto ambientale”.
“Inoltre -ha sottolineato Fini- condividiamo con il Consorzio una responsabilità importante nei confronti dei cittadini. Siamo garanti non solo di qualità e tipicità del prodotto, ma anche di un’attenzione costante al benessere degli animali allevati e alla salubrità del prodotto, valori chiave del Grana Padano Dop”.
E ancora, “anche rispetto al tema dell’equità lungo la filiera -ha precisato il presidente nazionale di Cia- il Consorzio è realtà esemplare, riconoscendo il giusto prezzo del latte agli allevatori. Importante, dunque, continuare a disporre di strumenti per il controllo e il monitoraggio dell’offerta, servono ad assicurare l’equilibro sul mercato domestico e lo sviluppo del prodotto fuori dall’Italia e in contesti più dinamici”.
“La sostenibilità economica degli allevamenti -ha concluso Fini- resta chiaramente una priorità assoluta. Metterla al riparo dalla crisi, inasprita dalla guerra in Ucraina con l’aumento incontrollato dei prezzi e dei costi di produzione, vuol dire, adesso, rinsaldare alleanze e patti trasversali, contro distorsioni della concorrenza e speculazioni, a tutela del sistema allevatoriale e produttivo che sono la linfa di intere comunità e fanno grande il Made in Italy nel mondo, come il Grana Padano Dop”.
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