Integrazione con la rete dei servizi socio sanitari, nuove soluzioni per la gestione delle persone fragili e limitazione dei ricoveri impropri, formazione mirata di operatori e care giver, coprogettazione fra gli enti competenti alcune delle parole chiave del convegno tenutosi oggi a Casorate Primo.
Tra i promotori ANP (Associazione Nazionale Pensionati), Cia Pavia (Confederazione Italiana Agricoltori), SIMeRSA (Associazione Medici RSA) e Fondazione “Gottardo Delfinoni” con l’importante contributo del Comune di Casorate Primo, che vanta una storica e significativa presenza di servizi socio sanitari e assistenziali.
Tra i presenti anche esponenti dell’ASST di Pavia, con il dottor Luigi Magnani, sindacati di pensionati (UILP, SPI CGIL), il consigliere regionale Giuseppe Villani e diversi esponenti della sanità e dell’associazionismo locale (AUSER, Croce Rossa).
Il convegno ha infatti toccato temi di attualità per la gestione delle problematiche delle persone fragili nel quadro della riforma sanitaria lombarda.
L’organizzazione dell’evento nasce nell’ambito di un protocollo d’intesa sottoscritto da ANP, CIA, SIMeRSA e Fondazione Delfinoni per avviare nuove iniziative volte al miglioramento della qualità di vita degli anziani ospiti delle RSA.
Il dott. Luigi Magnani di ASST Pavia sottolinea la necessità di definire i ruoli di ciascun attore, magari con una regia, per dare una risposta unitaria alle esigenze dei soggetti fragili. “Per realizzare una migliore integrazione fra ospedale e territorio – prosegue Magnani – si dovrebbe lavorare in primis sull’innovazione tecnologica con il pieno funzionamento del fascicolo sanitario elettronico”.
“L’intero sistema socio sanitario dei servizi alla persona anziana – ricorda Ventrella, presidente di ANP Pavia – è stato colpito se non travolto dalla Pandemia. La crisi sanitaria ha evidenziato l’acuirsi delle criticità esistenti nelle non autosufficienze. Da qui l’idea di intraprendere un percorso di lavoro condiviso con la RSA e i servizi del territorio per progettare nuove modalità di intervento”.
Il presidente della RSA Fondazione Delfinoni, Stefano Stramezzi, ricorda come la rete con il territorio, dal medico di base, ai comuni del piano di zona, agli operatori dell’assistenza domiciliare, sia essenziale per gestire al meglio gli utenti fragili.
Dalla collaborazione fra ANP e la RSA potranno nascere dei progetti mirati alla creazione di nuove attività per gli anziani e per migliorare la loro permanenza all’interno della RSA, valorizzandone il patrimonio conoscitivo e culturale, come la creazione di una memoteca, ma anche progetti formativi innovativi per il personale della RSA.
L’emergenza Covid-19 ha generato, nel tentativo di rispondere alla crisi, proposte di intervento alternative e spinto ad una maggiore collaborazione territoriale. Sollecitazione che i promotori del convegno di oggi hanno saputo cogliere.
L’accordo siglato tra ANP-Cia Agricoltori Italiani-SiMeRSA-Fondazione Delfinoni
Le RSA si trovano prive di riferimento, nei servizi socio sanitari, quali Medici di Medicina Generale (MMGG), Centri per la riabilitazione, Presidi Ospedaliero Territoriale (Pot) e Presidi socio sanitari territoriali (presst). Lasciando alle RSA il “compito improprio” di essere contenitori di ogni possibile forma di non autosufficienza e semi autosufficienza, anche di quelle che sarebbero affrontate in modo più appropriato con cure e assistenza domiciliari.
Al lato opposto del sistema sanitario le RSA svolgono la funzione di surrogati per la carenza di posti letto per pazienti lungo degenti e cronici malati terminali.
Da queste riflessioni e dall’importante collaborazione sviluppata con SiMerSa – Associazione Medici Italiani RSA – e con la Fondazione “Gottardo Delfinoni” di Casorate Primo, è nato un protocollo di intesa sottoscritto lo scorso luglio da ANP e da CIA Agricoltori Italiani della provincia di Pavia, volto a rinnovare il Comitato Consultivo Parenti/ospiti con l’ingresso di ANP, in accordo con il vigente regolamento della Fondazione.
Il Comitato potrà proporre proposte migliorative per l’informazione degli ospiti e delle loro famiglie, innovative per i servizi e le attività terapeutiche da realizzare nella struttura, contribuire alla sua integrazione nel territorio e, non da ultimo, formulare proposte da sottoporre alle forze politiche locali, regionali e nazionali.
Quali idee per rilanciare il sistema di servizi alla persona anziana? Le proposte di ANP CIA
Per riqualificare la funzione delle RSA, ANP e la Cia Agricoltori Italiani della provincia di Pavia avanzano proposte che sono, in parte, esemplificate nei contenuti della summenzionata intesa:
- occorre potenziare le strategie di de-istituzionalizzazione delle semi e non autosufficienze attraverso l’ADI, la residenzialità leggera (alloggi protetti, Comunità Alloggio, co-housig in alloggi popolari ALER e Comunali e in condomini privati) e Centri Diurni associati e in rete con le RSA.;
- potenziamento delle attività sociali e culturali effettuate nelle RSA innanzitutto in termini di definizione contrattuale degli standard di minutaggio della presenza in organico di figure professionali non sanitarie: animatori culturali, educatori professionali ecc.
- potenziare la partecipazione pubblica e sociale degli Enti locali e delle associazioni sindacali e del terzo settore e dei comitati ospiti e famiglie alla programmazione delle attività socio culturali e di quelle buone pratiche socio sanitarie.
Tutto tende, come fine ultimo, all’obiettivo di migliorare la qualità della vita dell’anziano su cui ANP Cia costruisce le proprie strategie di intervento.
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