“La campagna risicola si è chiusa per la prima volta dopo tanti anni senza scorte al 31 agosto. È un dato positivo, in linea con le aspettative. Ora è necessario lavorare sulla nuova Pac affinché sia attuata con un piano nazionale che soddisfi le esigenze degli agricoltori”.
Così si è espresso Giovanni Daghetta, presidente di Cia Lombardia nel corso nella manifestazione “Il giorno sul campo”, organizzata come da tradizione dall’Ente nazionale risi a Cascina Salsiccia di Vigevano, oggi 4 settembre.
Appuntamento che ha visto la presenza dello stesso presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà e del sottosegretario all’agricoltura con delega al riso Gianmarco Centinaio.
“Aldilà delle difficoltà logistiche che ci sono state (dovute alla carenza di container), il fatto che la campagna di commercializzazione si sia chiusa quest’anno senza scorte, attesta che il nostro riso ha incontrato il placet dei consumatori europei”, ha osservato Daghetta. “Nell’ambito dell’emergenza Covid i mercati locali legati alle produzioni territoriali hanno acquisto valore rispetto all’import da paesi terzi. Ora”, ha proseguito il presidente di Cia Lombardia, “è necessario lavorare sulla nuova Pac, già delineata a Bruxelles, attuandola con un Piano Nazionale in linea con le esigenze degli agricoltori. Ritengo in particolare che un’eccessiva riduzione della chimica nelle coltivazioni possa compromettere la produttività. Proprio quest’anno abbiamo dovuto combattere con un forte attacco di Brusone, che senza la chimica non si sarebbe potuto contrastare. Penso sia dunque importante”, ha sottolineato Daghetta, “trovare un giusto equilibrio tra esigenze ambientali e produttive”.
Il presidente Cia Lombardia ha poi concluso il suo intervento ringraziando il sottosegretario all’agricoltura Centinaio per l’impegno attuale e anche per l’azione svolta da Ministro dell’Agricoltura. “Il suo decreto del 2018 con cui è stato aumentato di 12 milioni di euro l’anno il plafond finanziario da erogare a favore dei risicoltori nell’ambito del regime del sostegno accoppiato è stato di grande aiuto per il settore, anche perché giunto in un momento congiunturale difficile, in cui ci trovavano a fronteggiare l’import selvaggio dai paesi Eba a condizioni commerciali favorevoli. Ancora oggi il comparto ne riceve benefici”.
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