In questo periodo di grave emergenza gli agricoltori italiani di Cia sono al fianco dei Sindaci per fare il loro dovere che è quello di produrre cibo sano, in abbondanza e di curare il territorio proteggendolo dall’incuria e l’abbandono.
Occorre però un’inversione di tendenza: il virus deve far riscoprire l’importanza della rete di prossimità e della cultura di “vicinato”, è necessario tornare a valorizzare il lavoro degli agricoltori, degli artigiani e dei commercianti.
Questo il senso della lettera firmata da Giovanni Daghetta, Presidente di Cia – Agricoltori Italiani Lombardia e indirizzata ad Anci Lombardia e a tutti i Sindaci della Regione.
Nella missiva Cia Lombardia chiede di prendere in considerazione proprio la rete di vicinato per gestire l’emergenza degli “indigenti” con i fondi anticipati dal Governo.
“Noi agricoltori siamo pronti a continuare a produrre ortaggi, frutta, latte e tutto quello che serve alle famiglie per nutrirsi, siamo pronti anche ad effettuare le consegne a domicilio, ma abbiamo bisogno di nuovi canali di vendita”, afferma Daghetta. “Aiutiamoci promuovendo il consumo di prodotti locali anche con provvedimenti e delibere comunali che privilegino l’acquisto dai produttori del territorio. Questo consentirebbe di mettere in circolo risorse riducendo drasticamente la movimentazione di persone e merci”.
Cia Lombardia conclude quindi ringraziando i Sindaci per il lavoro svolto sempre in prima linea a difesa di cittadini e imprenditori.
“La grande prova di coraggio che i cittadini e gli imprenditori stanno dimostrando deve essere accompagnata da un sostegno costante di tutti con azioni di semplificazione, investimenti e tanta capacità di ascolto e di intervento che Voi, Amministratori dei territori avete sempre attuato e tenuto in grande considerazione”.
“Insieme ce la faremo”.
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