Un Fondo da 100 milioni di euro a sostegno delle imprese agricole e l’aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi Pac a favore degli agricoltori, per un valore complessivo di oltre un miliardo. Sono alcune delle misure destinate alla filiera agroalimentare contenute nel decreto “Cura Italia” approvato dal Consiglio dei ministri per far fronte alle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Coronavirus.
Ecco gli altri provvedimenti nel decreto dedicati all’agroalimentare:
- stanziamento di 100 milioni per favorire l’accesso al credito delle imprese agricole;
- cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro;
- indennità per i lavoratori agricoli a tempo determinato;
- aumento del Fondo indigenti di 50 milioni per assicurare la distribuzione delle derrate alimentari, che si aggiungono ai 6 milioni già destinati nei giorni scorsi all’acquisto di latte crudo, in accordo con il Tavolo spreco alimentare;
- sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie;
- Proroga denuncia prelievi idrici: relativamente alla scadenza per la denuncia prelievi idrici, fissata inizialmente per il 31 marzo prossimo, la nuova scadenza sarà il 31 dicembre 2020;
- Proroga al 15 giugno 2020 di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 (art. 103 punto 2);
- rafforzamento del Fondo per la promozione dell’agroalimentare italiano all’estero.
A questi provvedimenti, poi, si aggiungono quelli di carattere complessivo relativi ai lavoratori, alla sospensione di versamenti tributari, previdenziali e assistenziali. Come i 100 euro per gli occupati che continuano a lavorare nel mese di marzo, tra cui tutti quelli della filiera alimentare. E il sostegno alle famiglie, dai congedi parentali straordinari ai voucher baby-sitting.
“Liquidità e sostegno a lavoratrici e lavoratori, imprese, persone più fragili con l’ampliamento del Fondo indigenti: sono le direttrici lungo cui ci siamo mossi per garantire la filiera in questo momento essenziale al Paese, insieme a quella sanitaria -ha commentato la ministra Teresa Bellanova-. Abbiamo migliaia di imprenditori in difficoltà ma che producono, coltivano, allevano animali, pescano, trasformano il cibo. Il bene-cibo è essenziale e dobbiamo essere grati all’intera filiera agroalimentare per quanto sta facendo e continuerà a fare”.
Positivo il commento di Cia. «Il decreto “Cura-Italia” – afferma Dino Scanavino Presidente di Cia- Agricoltori italiani – mette in campo risorse e interventi importanti per famiglie e imprese, ma bisogna sin da subito lavorare per prevenire crisi post emergenza quasi certe. Molti nodi problematici verranno al pettine, come sicuramente quello del reperimento della manodopera per questo motivo Cia lancia un grido di allarme al governo affinchè vengano introdotti strumenti agili per recuperare lavoratori nelle prossime campagne perchè rischiamo il paradosso della indisponibilità sugli scaffali di prodotti lasciati nei campi”.
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