“Una misura indispensabile per le imprese agricole lombarde, che garantirebbe loro liquidità, consentendo di programmare con più sicurezza le attività aziendali e affrontare più serenamente questo periodo di incertezza ed emergenza”.
Questo il commento di Cia-Agricoltori Italiani Lombardia alla proposta fatta dal vice presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala al Governo di richiedere all’Europa l’anticipo del 70% dei contributi Pac (politica agricola comune) alle imprese agricole lombarde colpite dall’emergenza coronavirus.
La richiesta si inserisce nel pacchetto di interventi che Regione Lombardia presenterà alla Conferenza Stato regioni e fa seguito al decreto ministeriale inviato alla stessa Conferenza nei giorni scorsi della Ministra alle Politiche Agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova con cui le imprese agricole vengono autorizzate a ricevere un’anticipazione sulle somme dovute nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla Pac 2020.
“Condividiamo la proposta del vicepresidente regionale Fabrizio Sala e ringraziamo la Ministra Bellanova che con il decreto ministeriale emesso la scorsa settimana ha avviato la procedura di anticipo dei contributi Pac. Si tratterebbe di una concreta risposta alla crisi che le imprese agricole rischiano di dover affrontare e che inasprirebbe ulteriormente le difficoltà economiche degli agricoltori”, ha aggiunto Giovanni Daghetta, presidente di Cia Lombardia. “Da sola tuttavia non basta. Sono necessari anche altri provvedimenti per affrontare la crisi. Il comparto agricolo lombardo è tutto in sofferenza: agriturismi, allevamenti, florovivaisti, vitivinicoli. Sarebbe ad esempio importante”, conclude Cia Lombardia, “estendere le misure adottate per la zona rossa a tutta la regione con lo stop delle tasse e dei contributi previdenziali”.
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