Dopo un anno di lavoro intenso è giunto il momento di raccoglierne i frutti, che per la vendemmia 2019, anche se non abbondanti, saranno certamente di altissima qualità.
“Preoccupano però le speculazioni sui prezzi delle uve”, dice Davide Calvi, enologo e Presidente di Cia-Agricoltori Italiani Pavia. “In un anno siccitoso come questo, funestato anche da episodi grandinigeni, con una produzione media stimata inferiore del 30/40 % rispetto all’annata precedente, sentire, dai primi rumors del mercato, che si potrebbe verificare una diminuzione dei prezzi è francamente inconcepibile. Il nostro territorio è vocato alla qualità, che ben si esprimerà nel millesimo 2019, sia sulle basi spumanti che sui grandi rossi, ma il costo di produzione medio, calcolato dall’Università di Piacenza e discusso sui tavoli tecnici di Regione Lombardia, si aggira sui 60 euro al quintale, questo è il minimo indispensabile da cui partire, non sono ammissibili prezzi inferiori.
Sul piano della promozione”, ribadisce il Presidente Cia Pavia, “oltre a quanto fatto fino ad ora, occorre intensificare gli sforzi. Parte in questi giorni il lavoro del nuovo direttore del consorzio Carlo Veronesi, a cui vanno i nostri migliori auguri di una proficua attività e a cui ribadiamo la piena collaborazione. Molti sono i progetti di qualità attivi sul territorio, dal Buttafuoco Storico, alla bonarda dei Produttori, passando dalle realtà private alle cooperative, ultimo in ordine cronologico il progetto di qualità legato all’enologo Riccardo Cotarella. Siamo fermamente convinti che da qui si debba ripartire per dare un valore concreto al lavoro dei nostri produttori”.
Per evitare che, nella imminente vendemmia, si possano verificare odiosi episodi di caporalato e per ridurre, per quanto è possibile, il carico burocratico gravante, in special modo, sulle piccole aziende, la Cia – Agricoltori Italiani di Pavia ha cercato soluzioni che possano aiutare le imprese con il progetto “ IN REGOLA E’ MEGLIO, NON RISCHIARE. E PENSIAMO NOI ALLA BUROCRAZIA”
“Il nostro ufficio paghe”, afferma-il direttore provinciale Elena Vercesi, “ha predisposto un pacchetto agevolato a favore delle aziende che assumono fino ad un massimo di tre vendemmiatori. Si tratta di una facilitazione che riduce ulteriormente le nostre tariffe vendemmiali già scontate rispetto alle normali assunzioni”. Anche in questa annata Cia Pavia ha rinnovato le convenzioni con la CIMI e COPROVI per sostenere le visite obbligatorie da parte del medico del lavoro, e vengono riproposti, in accordo con l’ATS di Pavia, i vademecum per la raccolta, in modo da favorire la formazione necessaria.
“Insomma”, conclude Calvi, “stiamo facendo uno sforzo per permettere una vendemmia economicamente ed eticamente proficua, consapevoli di quanto sia necessario essere in regola evitando inutili rischi. A nome di Cia Pavia non posso dunque che augurare una buona raccolta a tutti gli agricoltori”.
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