La decisione di Italatte di abbassare arbitrariamente a 40 centesimi al litro il corrispettivo per il latte conferito nel mese di aprile è inaccettabile e va contro le condizioni fornitura precedentemente pattuite.
Così Cia – Agricoltori Italiani Lombardia ha riposto alla lettera inviata il 2 maggio scorso da Lactalis agli allevatori.
Il gruppo industriale ha giustificato questa decisione con l’innalzamento del prezzo medio del latte alla stalla che in Italia, secondo quanto scritto da Lactalis “ha toccato un livello tra i più alti degli ultimi anni e ha evidenziato un differenziale rispetto ai prezzi dei principali mercati di riferimento che supera ogni valore storico”
Al riguardo Cia Lombardia ha replicato affermando che “il metodo di indicizzazione è stato concordato tra le parti con lo scopo di seguire l’andamento del mercato e non esistono le condizioni indicate da Italatte per una arbitraria riduzione del prezzo del latte che deve rimanere per il mese di aprile pari a 41,5 centesimi al litro.
Una eventuale revisione delle condizioni di fornitura latte avrebbe dovuto essere concordata tra le parti e non decisa unilateralmente”
Per questo Cia-Lombardia ha chiesto il ritiro della comunicazione inviata da Italatte agli allevatori e un incontro con la stessa società per definire le modalità di prosecuzione del rapporto contrattuale.
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