Consentire anche ai cittadini delle zone rurali di cogliere i vantaggi offerti dall’assistenza fiscale: con questo obiettivo è nato, nel 1993, il Caf di Cia-Agricoltori Italiani, che negli anni è cresciuto e si è diffuso sul territorio fino a diventare uno dei principali centri di assistenza fiscale in Italia.
A celebrarne i traguardi e rilanciarne le sfide, la due giorni di convegno con le società convenzionate, inaugurata mercoledì 22 novembre a Roma, presso lo Sheraton Parco de’ Medici, in occasione dei 30 anni di attività.
Presidio del territorio e attenzione alle aree interne, diversificazione nei servizi e innovazione tra le priorità che hanno contraddistinto il lungo corso del Caf-Cia che nel tempo ha raggiunto i soci Cia e le famiglie anche nelle zone più marginali, offrendo al contempo supporto all’intera collettività, andando anche oltre la matrice agricola, conquistando la fiducia di aziende, pubbliche e private, per la gestione delle dichiarazioni dei redditi dei dipendenti.
Durante le celebrazioni sono stati premiati i padri costituenti del Caf, nato il 29 dicembre 1992 da un’idea dell’allora presidente della Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Avolio. Un premio anche a tutte le Regioni, che grazie al loro impegno hanno permesso di passare dai poco più di 30mila modelli 730 del 1993, agli oltre 523mila di quest’anno.
Di seguito alcune immagini dei rappresentanti di Cia Lombardia durante le celebrazioni per i 30 anni del Caf-Cia e il momento della premiazione alla Lombardia per i risultati ottenuti durante l’anno.
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